mercoledì 16 marzo 2011

Prima o poi le faccio male!

Il titolo originale era “prima o poi l’ammazzo” ma vorrei evitare i carabinieri sotto casa.

Sto parlando della piccola Me.

Ma non di quelle notti infinite in cui piange e non c’è motivo per piangere e si lamenta e non vuole dormire e hai quel sonno arretrato da mesi che la butteresti dal balcone e non lo fai solo perché il balcone non ce l’hai. NO! Per fortuna questo periodo è passato! (corna)
Neanche di quei giorni che è noiosa e sembra proprio che abbia sonno e per addormentarla ci impieghi due ore e dopo un quarto d’ora di nanna è già sveglia e pimpante mentre tu sei distrutta e non sei neanche riuscita ad andare in bagno! No! Anche questo periodo non tornerà più! (sempre corna)

Sto parlando di quelle volte che la lascio intenta a sfogliare un libro, oppure a disegnare omini rotondi su fogli o lavagnette, o ancora a tirare fuori tutti i libri dai ripiani bassi della libreria. Sto parlando di quei bei momenti in cui è tranquilla ed autonoma, non è noiosa e non si attacca ai pantaloni per salirmi in braccio.
Di solito ne approfitto per fare qualcosa.
L’altro giorno ho deciso di lavare i panni. Il tempo di dividere i colori, mi abbasso per aprire l’oblò e …PUM, lei dietro, col sedere a terra! Mi abbasso per sistemare le lenzuola e … pum. Prendo una pentola dal cassetto sotto … pum. Raccolgo qualche cosa da terra … pum!
Perché lei fa cosi! Arriva sorniona, a piedi nudi (che c’ha sto vizio) e si piazza lì, alle mie spalle, e dato i suoi 82 cm di altezza, corrisponde esattamente all'altezza del mio c*…  sedere.
Finora è andata bene, nessun TOC di testa, e gli atterraggi in seduta libera sono stati ammortizzati dal patello!
Anche a papàbarba e nonnachioccia è successa la stessa cosa. Pestata di piedi o atterraggio maldestro. Non sono io che sono distratta… ce lo fai apposta!
Le ho parlato: “Amore, non metterti dietro alla mamma, o almeno fatti sentire!” “PE?” “perché la mamma non ti vede e ti schiaccia!” “AH”.
Avrà capito?
Per fortuna in questi giorni ha il raffreddore, ha il nasino chiuso e respira con la bocca aperta. Quando sento ansimare so che sta arrivando…devo ricordarmi di non guardare film dell’orrore!

* Culo, culetto, culotto, culino, culatello sono parole impronunciabili da quando i koala hanno cominciato a frequentare l’asilo! Le maestre considerano quel termine (i bambini anche i suoi derivati) una parolaccia e se per caso mi scappa al volo un “c…” parte la  famosa canzoncina/tormentone “glielo vado a dire, per la mamma, che ha detto una parolaccia!” L

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